Sorriso
Ci aspettiamo di essere accolti con il sorriso, lo registriamo come il segnale di essere ben accetti, lo spazio che ci circonda si riempie di una buona energia che ci fa rilassare. Tutti vogliamo essere accettati, specialmente nei rapporti che prevedono uno sbilanciamento di qualsiasi tipo: l’ammalato o comunque il fruitore di qualsiasi servizio non vuole avere contatto con persone che manifestano scontentezza o dolore. Sono li infatti per ricevere una speranza o un servizio e ritengono di avere il diritto di vedere le proprie aspettative messe davanti a tutto.
Chi giunge, ad esempio, in un luogo di cura o di svago sente di avere il diritto di essere accolto col sorriso, con un modo gentile che lo faccia sentire riconosciuto nella sua umanità o nel suo potere; parole gentili, modi educati reciprocamente confermati dal comportamento di ognuno. Di fatto possiamo dire che specialmente negli incontri di cura il momento iniziale può portare al superamento o al ridimensionamento delle paure che il paziente porta con sé. Accogliere é aprire una finestra dalla quale far fluire il raggio di luce che illumini l’incontro sacro tra il portatore di sofferenza (il paziente) e il medico o il sanitario che si prende in carico il destino terreno. Ecco che allora i modi sbrigativi e concitati che molte strutture impongono ai loro sanitari diventano momenti di ulteriore delegittimazione del naturale incontro tra due IO. Solo in un contesto di umanità espressa dal calore dell’incontro il sorriso non può essere di facciata.
Il medico si assume il compito di accompagnare il paziente nel percorso di cura, una specie di Virgilio che si fa carico delle esperienze necessarie del paziente, che lo sostiene mentre diventa più intimo il loro discorrere. Ecco quindi la necessità di non rimanere sulla superficie visiva ma di condurre in profondità la relazione che si va a istaurare al fine di non dare solo risposte tecniche. Sicuramente un incontro profondo è più faticoso ma dovrebbe essere l’atteggiamento spirituale del medico nella relazione con il paziente.