DISTURBO ATTACCO DI PANICO

Cosa sono e quali sono i sintomi degli attacchi di panico

Gli attacchi di panico si manifestano con un attacco acuto di ansia accompagnati da sensazioni fisiche e psicologiche sgradevoli: paura di morire ad esempio.

A volte l’attacco di panico può accompagnarsi ad altre condizioni di comorbidità tra cui, più comunemente, l’agorafobia e la claustrofobia (paura legata allo stare in spazi aperti o chiusi da cui risulta difficile scappare in caso di necessità).
I pazienti con attacchi di panico avvertono sintomi fisici correlati a una maggiore attivazione del sistema nervoso autonomo (Simpatico) che non è sotto il controllo della volontà e che si attiva in modo eccessivo per stimoli moderati.

Ciò determina la sensazione di perdere il controllo della gestione delle risposte del corpo: palpitazioni, sudorazione, mancanza d’aria che portano la convinzione di stare per morire.

Le cause degli attacchi di panico e la terapia

Le cause che possono portare a manifestare un attacco di panico non sono sempre conosciute dalla persona e a volte si nascondono in esperienze del passato, che mettono la persona in uno stato di allarme continuo per poi sfociare nell’attacco vero proprio.
Il lavoro terapeutico verte quindi: 

  • nella comprensione delle radici profonde di questo stato, 
  • della presa di consapevolezza 
  • e quindi della gestione della sintomatologia manifestata, al fine di riprendere, il più rapidamente possibile, il controllo della situazione.

Obiettivo della terapia è quindi cercare di risolvere l’origine che può affondare le sue radici in esperienze del passato (Separazioni, lutti, malattie, perdita di lavoro per citarne alcune) 

Altre volte sono le fasi di passaggio (crescita e sviluppo della persona che abbandona l’adolescenza per entrare nella vita adulta) che possono determinare momenti di crisi, in quanto sono momenti in cui le “sicurezze” del passato devono essere abbandonate per l’assunzione di ruoli nuovi (desiderati ma anche temuti). Questo momento di profonda insicurezza può essere affrontato attraverso i colloqui di psicoterapia che hanno la finalità di riconosce e superare il blocco evolutivo. La presenza del terapeuta affianco alla persona, che sente questo ostacolo nel profondo, fa si che si possa con coraggio rivedere le posizioni che hanno determinato questa condizione (eventi di mancato sostegno ad esempio) e elaborare una diversa procedura per affrontare le difficoltà della vita.

La psicoterapia può associarsi a quella farmacologica quando il livello di sintomi e la loro frequenza è cosi marcato da rendere molto pesante la giornata.

L’azione dei farmaci agisce abbassando l’attività del sistema simpatico e quindi riducendo la frequenza e l’intensità della sintomatologia dell’attacco di panico.

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