I primi passi verso un sano sviluppo della sessualità nell’adolescenza
Quando lo sviluppo e la maturità sessuale irrompono nella vita di un adolescente si muovono diversi orizzonti della famiglia che si occupa di tali ragazzi. Sicuramente c’è il tema della comprensione della gestione dei rischi legati alla sessualità: gravidanze, malattia.
C’è chi delega la scuola, chi incarica il genitore omologo: il padre insegnerà al figlio, la madre alla figlia gli aspetti tecnici dell’uso degli anticoncezionali eccetera. Rimane esclusa la comprensione dei mutamenti emotivi, delle paure e delle insicurezze sottostanti che lo sviluppo nell’adolescente produce.
Il corpo, per la prima volta, diventa carico di significato; lo si vede come corpo che può attrarre o respingere, sede del desiderio e della passione, di tensioni che sembrano non controllabili. Questi temi rimangono sconosciuti, non affrontabili se non nelle confidenze tra i ragazzi.
Chi non riesce a trovare una strada per conciliare paure e tensioni si trova, a volte, a ritirarsi dal contesto sociale, rinunciando completamente ad una vita complicata ma densa di contenuti attraenti.
Il corpo può trasformarsi in un nemico da combattere perché avulso dal controllo volontario del singolo.
A volte il comportamento diventa aggressivo, spinto alla sopraffazione dell’altro. Rinchiuso nella visione solipsistica, che esclude l’altro dal dialogo, lo fa diventare meta del proprio soddisfacimento. Un’avventura che può segnare il futuro nella relazione dei rapporti con il partner di turno verso il quale possono emergere richieste di aiuto e quindi sviluppare a volte delle forti dipendente. Oppure la difficoltà di cogliere che l’alterità dell’altro non può essere solo vista come un freno alla realizzazione del proprio desiderio.
Altro diventa l’oggetto attraente o rifiutante, uno specchio nel quale perdersi oppure trovare una figura amabile modificato nella sua determinazione.
Bisogna porre attenzione alla sviluppo di questi giovani, saper cogliere segnali di un disagio che determinano vergogna e imbarazzo. A volte la disattenzione dei grandi è una via per uscire dal proprio imbarazzo.