DISTURBI ALIMENTARI

I disturbi del comportamento alimentare hanno il loro esordio principalmente in età adolescenziale. Soffrire di un disturbo alimentare sconvolge la vita di una persona: sembra che tutto ruoti intorno al cibo e alla paura di ingrassare. Purtroppo la consapevolezza di avere un problema è scarsa e si ha paura di affrontare un cambiamento.
La ricerca ossessiva della magrezza, mangiare senza controllo, l’uso di lassativi sono visti dall’adolescente (o dall’adulto) come una soluzione ai propri problemi. Vi è una alterazione della percezione della propria immagine corporea che non tiene conto di quella reale.
Anche chi soffre di bulimia si rivolge ad un terapeuta solo molto dopo che il problema è insorto, per un forte senso di colpa e vergogna.

DISTURBO ATTACCO DI PANICO

Gli attacchi di panico sono caratterizzati dalla improvvisa e intensa paura, un fulmine a ciel sereno che spaventa perché il paziente teme possa capitargli qualcosa di grave: pensa che stia per morire, impazzire o di fare una figura terrificante nel contesto in cui si trova.
I sintomi fisici quali palpitazioni o tachicardia, nausea o dolore al petto, sensazione di asfissia, tremore, sensazione di soffocamento ecc. rinforzano la convinzione della gravità della situazione.
Una volta sperimentato l’attacco di panico si innesca la paura che possa accadere di nuovo e quindi una sorta di circolo vizioso di aver paura della paura. Il terapeuta può aiutare a trasformare la paura, e quindi l’emozione che si attiva quando il paziente percepisce una minaccia; non sono gli eventi che provocano quello che sentiamo ma il modo in cui li vediamo e li gestiamo attraverso i nostri pensieri.

STATI DEPRESSIVI

L’umore determina il modo in cui una persona si rapporta con il mondo e con gli altri.
Se buono diventa possibile affrontare le sfide della vita con le inevitabili difficoltà.
Quando vi è una alterazione significativa del tono dell’umore che diminuisce sensibilmente , quello che prima era fattibile diventa impossibile, ogni azione comporta uno sforzo notevole e la prospettiva della vita si riduce ad una perdita totale della speranza.
Cercare di sostenere questo recupero del coraggio diventa quindi necessario per ridare colore a un’esistenza divenuta improvvisamente tutta grigia.

ANSIA

L’ansia quando non supera certi limiti è da considerare una risposta normale ad una situazione che può comportare un certo rischio per la vita o per il benessere.
Quando l’ansia diventa una condizione stabile, cronica, a prescindere dalla presenza di motivazioni esterne, determina difficoltà di adattamento al vivere quotidiano.
Livelli alti di ansia impediscono il corretto funzionamento del pensiero, interferiscono sui processi percettivi e dell’apprendimento. Sono inoltre presenti sintomi fisici quali ad esempio palpitazioni e sudorazione.
Ciò rende faticoso vivere e l’adempimento delle normali azioni quotidiane.

DIPENDENZE

Il rischio di cadere alle dipendenze da sostanze o nelle nuove dipendenze (internet ad esempio) é alto. Specialmente le persone giovani possono trovare questa via per gestire le difficoltà della crescita e delle richieste della società.
Anche gli adulti si possono scoprire dipendenti; quello che a loro appare un vizio nasconde in realtà l’incapacità di rinunciare a quel comportamento patologico.

ADOLESCENZA

L’adolescenza è il periodo di tempo di transizione che traghetta il bambino verso l’età adulta attraverso l’emancipazione dalla famiglia e la conquista dell’autonomia.
Questa età, per eccellenza ambigua e mutevole, presenta caratteri conflittuali che nascono essenzialmente dalla rottura ideologica dell’immagine dei genitori, dalla consapevolezza di sé, dal bisogno di accettarsi e di essere accettati. È un periodo della vita dove si hanno difficoltà a gestire la paura, la rabbia e soprattutto la tristezza e il dolore.
La diffusione di internet, la globalizzazione della società, la tv e i social networks hanno imposto modelli dove è importante apparire, esserci, essere popolare. La figura dello psicoterapeuta può essere di grande aiuto per l’adolescente essendo punto di riferimento e certezza emotiva-affettiva al di fuori del nucleo famigliare.

ADOLESCENZA

Molte coppie entrano in crisi perché non avvertono che il peso della relazione, degli impegni che essa comporta; alle forti emozioni iniziali si sostituisce un sentimento più profondo ma meno visibile.
Si finisce col pensare che se non ci sono più le emozioni iniziali sia finita la spinta che funge da collante alla coppia.
Bisogna, se possibile, scoprire quel legame che rende importante la presenza dell’altro e superare le difficoltà che rimangono nell’incontro tra i due.

CONFLITTI GENITORE FIGLI

Il rapporto con il figlio che cresce, che diventa adolescente, mette in crisi il sistema famiglia. Il nucleo famigliare si trova a dover rimodellare il proprio funzionamento in base alle nuove richieste che il figlio pone.
C’è in lui il bisogno di una maggiore autonomia che lo porta a scontrarsi con il genitore che ora lo vede come uno sconosciuto che si muove in famiglia.

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